Una rassegna di toponimi cingolani, e parole dialettali ormai quasi scomparse dal vocabolario quotidiano.
mercoledì 15 giugno 2011
RUTULA
Con il termine RUTULA si definisce la RUZZOLA, quell'oggetto utilizzato nello sport popolare Lancio della ruzzola. Solitamente l'oggetto è di legno, a volte in gomma.
GIOCO RUZZOLA
GIOCO RUZZOLA
martedì 14 giugno 2011
PERTECARA
PERTECARA, dicasi Pertecara il comune Aratro
L'aratro è uno strumento usato in agricoltura fin da tempi antichi per smuovere il terreno e prepararlo per successive lavorazioni o direttamente per la semina.
L'aratro in senso storico è una sorta di evoluzione del piccone, un tempo trainato da buoi o direttamente dalle persone e oggi, nei paesi modernizzati con trattori meccanici.
L'aratro è uno strumento usato in agricoltura fin da tempi antichi per smuovere il terreno e prepararlo per successive lavorazioni o direttamente per la semina.
L'aratro in senso storico è una sorta di evoluzione del piccone, un tempo trainato da buoi o direttamente dalle persone e oggi, nei paesi modernizzati con trattori meccanici.
NGORBU
NGORBU è la traduzione della parola UN COLPO
una classica esclamazione di meraviglia o di sorpresa di fronte a qualcosa di inaspettato
una classica esclamazione di meraviglia o di sorpresa di fronte a qualcosa di inaspettato
MELLAGGIO'
MELLAGGIO'
Questa parola si traduce con il vocabolo LAGGIU'
Si dice So' gitu mellaggiò
Sono andato laggiù
A volte si dice anche Mellajò
Questa parola si traduce con il vocabolo LAGGIU'
Si dice So' gitu mellaggiò
Sono andato laggiù
A volte si dice anche Mellajò
MAESE
Con il termine MAESE si indica un terreno arato pieno di zolle.
Un campu de maese
Un campo arato pieno di zolle
Un campu de maese
Un campo arato pieno di zolle
CUTULATU
Con questo termine si indica qualcosa che è rotolato a terra.
Do diaulu ti si cutulatu? Dove diavolo ti sei rotolato?
Do diaulu ti si cutulatu? Dove diavolo ti sei rotolato?
TROCCA
Con il termine TROCCA si indica una grossa vasca spesso in pietra in cui le massaie lavavano i panni. Si indica anche un attrezzo per pigiare l'uva costruito in legno
sabato 11 giugno 2011
MACCARO'
Con questo termine si indica il maccherone tipica pasta da cucina, ma si dice anche ad una persona "Ma quantu si maccarò" per dire a questa persona "quanto sei tonto"
PORCU
Dicasi porcu il maiale, ma con il termine "porcu" si indica anche quell'uomo che si comporta in maniera volgare specialmente in campo sessuale o nel corteggiamento, ovvero colui che ha un ossessione per il sesso, che allunga le mani con facilità, che importuna le donne
venerdì 10 giugno 2011
CELLU GRIFO'
Con questo nome nel cingolano viene indicata una persona spettinata, in particolare con un ciuffo di capelli dritto in testa. Sentiamo spesso dire a una persona, "Ma dò vai datte na pettenata che me pari un Cellu Grifò" ovvero ma dove vai, datti una pettinata che sembri un avvoltoio grifone.
Infatti "Cellu Grifò" altro non è che un modo per indicare l'avvoltoio grifone il cui collo è ricoperto di penne arruffate. Nella Valle del Rio lacque come testimonia nella sua opera Memoria della città di Cingoli, lo storico cingolano Orazio Avicenna (Raimondo Silvestri 1586 - 1650) già affermava che tra gli altri era presente l'avvoltoio grifone.
CIAMMOTTU
Con questo vocabolo si indica normalmente il Rospo Comune (bufo bufo), che nell'anconetano viene detto Ciambotto.
Da noi altresì si indica anche il carattere di una persona al quale si dice a volte "Me pari un ciammottu" per dare un epiteto poco pregevole vista la natura del Rospo che vive nel fango e nella poltiglia, animale dall'aspetto poco piacevole.
GIUMMELLA
Con questo vocabolo si indica nel cingolano una piccola quantità di materiale che può essere contenuta nell'incavo di una mano o di tutte e due le mani unite e rivolte verso l'alto. Una frase tipica è "Una giummella de grà" che tradotto significa una piccola quantità di grano che può essere contenuta nell'incavo di due mani unite. In altre parti d'Italia si dice anche Giumella con una M solamente, mentre nel cingolano una delle caratteristiche del dialetto è proprio quella di calzare sulle consonanti, di rafforzarle. Le parole o vengono rafforzate con il raddoppio di alcune consonanti o attraverso la trasformazione di alcune consonanti in altre come per esempio la S in Z.
giovedì 9 giugno 2011
CASCATO'
La parola Cascatò nel territorio cingolano assume due tipi di significati. Il più conosciuto ed usato è quello che identifica con questo termine una grossa caduta, una rovinosa caduta. Spesso di dice "sà fattu un cascatò della madonna" per dire che la persona ha fatto una grossa caduta.
Altro significato ai più sconosciuto che veniva per lo più usato nella frazione di Grottaccia a sud del territorio al confine con il comune di Treia, era quello di indicare con questo termine una discarica, ovvero un luogo in cui venivano per uso comune abbandonati i rifiuti fino ad una quarantina di anni fà. "L'ho buttati giò u cascatò", significava ho gettato i rifiuti nello scarico o discarica. Siccome solitamente queste discariche di piccole dimensioni a cielo aperto erano sempre ubicate in zone scoscese lungo un dirupo alla base del quale magari scorreva un torrente o un fosso, luoghi questi dove spesso si finiva per cadere vista anche la difficoltà di rimanere in equilibrio data la pendenza elevata, il gesto di lanciare il sacchetto con i rifiuti o di scaricare dalla carriola l'immondizia era assimilato ad una caduta o ad un ruzzolone di un individuo e da qui l'assimilazione del termine anche con la discarica che in queste località veniva denominata "cascatò" ovvero dirupo in cui far scivolare l'immondizia.
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